Perché nasce Auzino Napoli 1974: un ritorno alle origini, un passo verso la libertà
Mi chiamo Ornella Auzino e da anni lavoro dietro le quinte della moda. Produco borse per altri brand, piccoli o grandi, emergenti o già affermati. Lo faccio in conto terzi, con passione e dedizione, in quella che per me non è solo una fabbrica: è un’estensione della mia storia personale, della mia famiglia e del mio amore per il Made in Italy vero.
Ma oggi ti racconto qualcosa di più profondo. Ti parlo del motivo per cui ho deciso di creare un marchio mio, un progetto personale che si chiama Auzino Napoli 1974. Non è solo una nuova linea di borse da uomo in pelle. È una dichiarazione d’identità, un ritorno alle radici, un modo per esprimere ciò che sono.
Un mestiere che è sangue, mani e pelle
Lavoro da tanti anni nel settore della pelletteria. La mia azienda produce borse per conto di brand e aspiranti brand: chi si affaccia per la prima volta a questo mondo, chi vuole costruire una collezione su misura, chi ha bisogno di un partner tecnico e affidabile per far nascere un’idea.
Parallelamente, mi occupo anche di formazione e divulgazione: creo contenuti sui social per spiegare il valore del Made in Italy, denuncio i danni della contraffazione, racconto cosa accade davvero dietro le etichette, dietro ogni cucitura, dietro ogni prezzo.
Amo questo settore in maniera viscerale. Amo vedere come una lastra di pelle può trasformarsi in un oggetto che ti accompagna ogni giorno, che parla di te, che resiste, che evolve. Amo le persone che lavorano con me: artigiani, modellisti, fornitori. Amo anche le sue contraddizioni e i problemi, perché fanno parte della realtà e io voglio raccontare la verità, sempre.
Produrre per altri: un amore che continua
Chiariamo una cosa: non smetterò mai di produrre per altri. È un’attività che adoro e che voglio portare avanti, anzi, voglio migliorarla ogni giorno.
Mi dà soddisfazione aiutare i brand a nascere, accompagnarli nei loro primi passi, costruire insieme il primo prototipo, risolvere problemi che sembrano irrisolvibili, mettere a disposizione competenze, contatti, visione. È un lavoro che richiede cura, pazienza, empatia e tanta esperienza.
Ma a un certo punto ho sentito il bisogno di fare anche qualcosa di mio, che mi permettesse massima libertà espressiva.
Libertà di scegliere i materiali che amo, di raccontare come voglio, di parlare a chi voglio.
Così è nato il progetto Auzino Napoli 1974.
Un nome, una storia familiare
Perché “1974”?
Perché è l’anno in cui è cominciato tutto.
Negli anni Settanta, mio padre e mio zio crearono una piccola azienda di borse. Producevano borse da uomo, professionali, in pelle e in materiali sintetici, come si diceva allora.
C’era un mercato vastissimo. Negli anni Ottanta, mio padre girava l’Italia intera con i suoi campionari, e le sue borse si trovavano nei più grandi negozi all’ingrosso.
In quegli anni, il Made in Italy viveva un’epoca d’oro. La qualità era un valore riconosciuto, l’artigianato era centrale, la produzione era locale e reale.
Io sono nata proprio in quel periodo. Sono cresciuta tra odori di pelle, rumori di macchine da cucire, cartamodelli sparsi e scampoli colorati.
Questo progetto, oggi, è anche un ritorno alle mie origini. Un modo per rendere omaggio alla mia famiglia, a quel primo sogno artigianale che ha segnato la mia infanzia e plasmato la mia visione del lavoro.
Perché fare un brand mio (non è una questione di ego)
Spesso chi lancia un marchio personale lo fa per posizionarsi, per mostrarsi, per costruire un’identità forte. Nulla di male.
Ma io non ho mai voluto che Auzino Napoli 1974 fosse un esercizio di ego.
Per me, fare questo brand significa creare valore. Offrire qualcosa di concreto a chi cerca un prodotto autentico, curato, pensato per l’uomo di oggi, ma che guarda alla tradizione con rispetto.
Voglio fare borse in pelle per quelli che chiamo “piccoli clienti consapevoli”. Uomini che sanno cosa vogliono, che apprezzano un taglio sartoriale, che cercano materiali veri, finiture perfette, stile senza tempo.
Non una moda passeggera, ma un’identità da portare con sé.
Lo zaino Fenice: il primo passo (e un ricordo d’infanzia)

Il primo prodotto che ho voluto creare si chiama zaino Fenice.
È uno zaino. E non è un caso.
Lo zaino per me rappresenta il movimento, la trasformazione, ma anche la resistenza. Lo zaino è qualcosa che porti con te quando cammini, quando cresci, quando scegli di cambiare strada.
E il nome “Fenice” richiama la rinascita, perché ogni passo avanti è anche una rinascita.
Abbiamo scelto per questa prima collezione un pellame martellato in stampa Cervo.
È un tipo di pelle che amo da sempre. Ha una grana naturale, viva, resistente. La sua texture mi riporta all’infanzia, quando osservavo mio padre creare borselli da uomo in mille colori, tutti con quella martellatura così inconfondibile.
Con lo zaino Fenice ho voluto coniugare la memoria personale con il design contemporaneo. Ho pensato a uno zaino capace di adattarsi alla vita di oggi, senza perdere quel tocco sartoriale che rende ogni pezzo unico.
Una borsa non è solo un oggetto. È una storia che cammina con te.
Auzino Napoli 1974 non è un progetto di prodotto. È un progetto di senso.
Ogni borsa che creo vuole raccontare qualcosa. Vuole essere il frutto di una filiera tracciabile, trasparente, etica. Vuole valorizzare chi lavora dietro le quinte. Vuole resistere al tempo, al consumo veloce, alla logica del profitto a ogni costo.
Per questo il mio brand è anche uno spazio narrativo: mi permette di raccontare i fornitori, i problemi reali della produzione, le difficoltà che si incontrano quando si vuole davvero produrre in Italia.
È uno strumento di divulgazione per continuare il lavoro che già faccio sui miei canali social, dove parlo ogni giorno di Made in Italy, di contraffazione, di artigianato, di verità scomode.
Perché scegliere una borsa Auzino Napoli 1974
Chi sceglie una mia borsa, non compra solo un oggetto.
Compra un pezzo di storia.
Compra un sapere antico, cucito con pazienza e competenza.
Compra una visione del mondo che mette al centro il lavoro ben fatto, le relazioni umane, il valore delle mani.
Le mie borse sono pensate per l’uomo che non ha bisogno di urlare per farsi notare, ma che vuole lasciare il segno con stile e coerenza.
Il futuro: tra radici e orizzonti
Questo è solo l’inizio.
Auzino Napoli 1974 è un progetto in crescita, in evoluzione.
Ho tanti sogni nel cassetto: nuove linee, collaborazioni con artigiani napoletani, edizioni limitate su misura, esperienze immersive in fabbrica per chi vuole capire davvero cosa c’è dietro una borsa.
Ma tutto ciò parte da una certezza: le radici non si dimenticano. Si trasformano.
E io voglio continuare a trasformare la mia storia in qualcosa di concreto, utile, bello, vero.
Ti va di seguirmi in questo viaggio?
Se questo racconto ti ha incuriosito, se ami il Made in Italy autentico, se cerchi un prodotto diverso da tutto il resto… seguimi.
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E se hai già acquistato una borsa Auzino Napoli 1974, grazie.
Stai contribuendo a costruire qualcosa che vale.
Ornella